l'informatore Week End

numero di Febbraio 2009


Lunedì 02/02/2009


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Novara Basilica di San Gaudenzio.
Si chiude con il Concerto in Basilica dirige Marco berrini.
 
 

Con l’appuntamento di domani sera, martedì 3 febbraio ore 21, si chiudono le celebrazioni patronali per la solennità di San Gaudenzio. Come appuntamento conclusivo è stato programmato il classico concerto nella Basilica dell’Antonelli dedicata al santo patrono. Concerto ufficiale che si sposta in questa data in quanto da alcuni anni per il 22 gennaio, data ufficiale, si è ripristinato l’appuntamento con la lirica al Teatro Coccia, ma questa tradizione non è stata abbandonata, anzi, anno dopo anno, presenta proposte di grandissimo interesse con la partecipazione della Orchestra Sinfonica Carlo Coccia. Per l’edizione 2009 si è scelto un monumentale capolavoro della musica sacra di ogni tempo, l’esecuzione della “Messa in Si Minore” di Johann Sebastian Bach. Il cantore di Lispia ha lasciato un numero impressionante di composizioni tra le quali è difficile dare il primato ad una piuttosto che ad un’altra. Questa Messa non ha nulla di meno delle grandi “Passioni” che scritto Bach. E’ monumentale non solo per la complessità della scrittura ed il numero di esecutori ma anche per la sua durata. Per affrontare questo capolavoro i novaresi si sono concessi un gran lusso invitando nientemeno che l’Ars Cantica Choir diretti dal maestro Marco Berrini che sarà in questo caso anche a capo dell’orchestra non solo del coro garantendo quella unità di intenti che a volte compromette alcune esecuzioni dove non si crea una assoluta sintonia tra direzione orchestrale e direzione corale. L’ingresso al concerto è libero, con raccolta di eventuali offerte libere destinate ad ente di assistenza..

Mario Mainino


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Novara Teatro Coccia.
Scelta originale, Scappini, fisarmonica virtuosa.
 
 

Oltre al Festival Cantelli, il Teatro Coccia ospita la stagione di musica da Camera organizzata in collaborazione con gli Amici della Musica “V.Cocito” di Novara. Una stagione che ha non pochi punti di interesse, sia per la partecipazione di affermati solisti che di giovani promettenti esecutori, sia per la scelta delle proposte che spaziano da repertorio tradizionali sino alle variazioni sul tema che possono offrire formazioni particolari o strumenti poco consueti nella sala da concerto come ad esempio la fisarmonica. La fisarmonica è uno strumento in grado quasi di emulare una intera orchestra con grandi possibilità timbriche, amato anche da Giuseppe Verdi che ne voleva l’insegnamento nei conservatori. Uno dei suoi più grandi suonatori del momento è sicuramente Sergio Scappini, e Scappini sarà al Teatro Coccia di Novara, mercoledì 4 ore 21, per presentare un programma che comprende autori eterogenei partendo da musiche di W. A. Mozart, all’America di George Gershwin ed a musiche da film..

Mario Mainino


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Milano Teatro Libero.
Teatro civile "1989" riflessioni sulla nostra epoca.
 
 

Dopo lo straordinario successo dello spettacolo musicale The Pluck Show che ha costretto la direzione a programmarne una recita straordinaria, il Teatro Libero di Milano vede debuttare domani sera “1989 – Crolli”, il nuovo spettacolo della regista Serena Sinigaglia. A vent'anni dalla caduta del muro di Berlino, Serena Sinigaglia e la sua compagnia Atir portano in scena il terzo e ultimo capitolo della trilogia “Incontri con epoche straordinarie” che ha toccato il 1943 (ovvero del coraggio), il 1968 (ovvero dell’incanto), ed ora con 1989 Crolli tocca il tema del disorientamento. La Sinigaglia con questi suoi lavori al “teatro civile” offre una rilettura degli avvenimenti chiave che hanno stravolto la nostra epoca, motivata dal bisogno di ricostruire una coscienza “politica” forte. Il testo con l’aiuto di una piccola equipe di drammaturghi, si ispira a testimonianze e documenti autentici tratti da Lidia Campagnano, Paolo Rumiz, Peter Handke, Saint-Exupéry, Hana Blandiana e altri. In scena dal 3 al 13 febbraio. Info 02-8323126..

Mario Mainino


Giovedì 05/02/2009


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Pavia Teatro Fraschini.
Fuente Ovejuna, ispirato a Lope De Vega.
 
 

Il Teatro Fraschini di Pavia torna ad un appuntamento dedicato alla danza con la Compagnia Antonio Gades che presenta - sabato 7 ore 21 – il balletto “Fuente Ovejuna”. Nella stagione pavese sono stati riservati ben cinque appuntamenti alla danza, dopo la Raymonda di A.Glazunov, che ha sostituito il previsto Don Chisciotte, ma restando nel tema dal grande balletto classico poco frequentato, vedremo il 17 febbraio una vetta del balletto romantico con Giselle di A.Adam, seguirà una raffinata Paquita di L.Minkus il 31 marzo e la versione coreografata dei famosi “Carmina Burana” di C.Orff il 16 aprile. Lo spettacolo di sabato 7 non rientra in nessuno di questi generi, ma è una ideazione originale del 1994 per Genova, della Compagnia di Antonio Gades, danzatore e coreografo spagnolo, uno dei principali interpreti del flamenco nel XX secolo, scomparso nel 2004, e che abbiamo avuto occasione di apprezzare da vivo nelle sue apparizioni nella nostra zona. Gades ha portato una danza folklorica come il flamenco ad essere strumento di narrazione teatrale, utilizzando gli schemi tipici di questa danza per esprimere i sentimenti dei personaggi. In questo caso la storia di “Fuente Ovejuna” deriva da un capolavoro di Lope De Vega che ricordiamo ancora come una delle esperienze più emozionanti nella interpretazione del Gruppo Della Rocca sul palcoscenico del Teatro Cagnoni di Vigevano, molti e molti anni fa. Storia di un dramma personale che diventa dramma di tutta una città. Due giovani oppressi da un tiranno che vuole ripristinare il diritto della prima notte trovano alleata tutta la città appunto di Fuente Ovejuna. Invano i giudici cercano una indicazione dei ribelli, alla domanda tutti rispondono Fuente Ovejuna, la città tutta si ribella. L'affronto subito dal singolo individuo diventa una rivendicazione corale e collettiva che esige il diritto al rispetto e alla giustizia contro i soprusi del potere. Gades crea il suo balletto usando come base musicale non solo la musica tradizionale di Anton Garcia Abril ma anche quella di Modest Mussorsky. Info 0382 371214..

Mario Mainino


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Novara Teatro Coccia.
Don Chisciotte il sogno con la forza del flamenco.
 
 

Con il "Don Quijote" presentato da José Moro e la sua Compañia Flamenca il Teatro Coccia di Novara prosegue con i numerosi appuntamenti della sua stagione mentre si appresta a portare a Novara una edizione molto particolare dell’opera Aida di G.Verdi per il 14 e 15 febbraio prossimo. Nel Don Chisciotte, na quindicina di artisti, tra ballerini e musicisti, della Compañia Flamenca di José Moro saranno in scena - sabato 7 ore 21.00 e domenica 8 ore 16.00 – con una loro versione in danza della celebre storia del cavaliere dalla strana figura uscito dalla fantasia di Miguel de Cervantes nel 1605. Il famoso cavaliere Don Chisciotte della Mancia, il suo fido scudiero Sancho Panza, il cavallo Ronzinante “persino superiore al leggendario Bucefalo di Alessandro Magno” e la bella Dulcinea del Toboso sono personaggi che non si sono fermati ai due volumi del Cervantes ( al primo del 1605 ne segui un secondo dieci anni dopo). Furono la fortuna del suo autore che visse in buona parte grazie ai proventi di quest’opera che lo rese famoso anche in vita, cosa che a volte non succede, prolungando la gloria alla posterità. Quanto sia stato scritto partendo dalla ispirazione originale è impossibile quantificarlo, dalle opere teatrali a quelle liriche (quella di Massenet è arrivata anche al Cagnoni per il progetto Opera Domani) ed anche balletti come quello di L.Minkus. Josè Moro, veneziano, figlio d’arte, debutta con la sua compagni fondata nel 2008, proprio con questa coreografia. Moro interpreta l'avventura del nostro sognatore, fervidamente convinto di combattere le ingiustizie del mondo, ispirato dal suo amore per l’immaginaria Dulcinea, con la danza flamenca in tutta la sua forza e disperazione. Il suono della chitarra unito allo strazio del canto, porta lo spettatore a vivere la realtà di un’inesorabile sconfitta del cuore. I ballerini che ballano nella Compañia Flamenca di José Moro sono stati tutti primi ballerini di importanti compagnie come quelle di Antonio Marquez, Miguel Angel Espino, Ballet Nacional etc. Info 0321-620400.

Mario Mainino


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Magenta Teatro Lirico.
Continua la stagione sinfonica.
 
 

Il Teatro Lirico di Magenta presenta sabato 7 ore 21 il secondo appuntamento della Stagione Sinfonica organizzato con l’Orchestra Città di Magenta che sarà diretta in questa occasione dal maestro Alberto Malazzi, direttore della formazione magentina sin dalla sua nascita. La rassegna vuole essere un omaggio alle diverse nazioni europee, coinvolte nella battaglia di Magenta di cui ricorre il 150esimo anniversario. Tocca quindi ora alla Francia con un raffinato programma sinfonico e vocale grazie alla partecipazione del soprano Margherita Tomasi che interpreterà “Masque et bergamasque” di G.Fauré con l’orchestra e il Coro Civico di Magenta. Il programma propone inoltre la stupenda “Pavana per un fanciulla morta” di M.Ravel, la famosa Meditazione dall’opera Thais di J.Massenet con al violino solista E.Sheshaj ed in chiusura con l’ironica partitura di D.Milhaud “Il bue sul tetto”..

Mario Mainino


Lunedì 09/02/2009


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Tortona.
Progetto Rachmaninoff in rosa.
Al pianoforte Sabrina Lanza
 

La città di Tortona patria di Lorenzo Perosi, al quale dedica ogni anno una manifestazione celebrativa molto importante si appresta a dare il via ad una progetto dedicato alla musica sinfonica che si completerà nel corso di due anni. Si tratta della esecuzione dei quattro concerti di Sergej Vasilevic Rachmaninov, grande pianista prima ancora che compositore, che scrisse dal 1891 al 1927. Con l’Orchestra Sinfonica Vivaldi si esibirà la solista Sabrina Lanzi, che diventa così la prima pianista donna italiana ad eseguire l’integrale di questi conserti dal vivo. Il più famoso e popolare il “Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op. 18” del 1901 sarà inserito nel primo concerto che si terrà al Civico Teatro di Tortona mercoledì 12 alle ore 21:00. In programma nella stessa serata di Ludwig van Beethoven Coriolano, ouverture e la Sinfonia nr. 6 "Pastorale". Il secondo appuntamento sarà poi a maggio e gli altri due nel 2010. Sabrina Lanzi intraprende uno dei progetti più ambiziosi e virtuosistici nel campo pianistico..

Mario Mainino


Giovedì 12/02/2009


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Novara Teatro Coccia.
Aida nello spazio due universi in conflitto.
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Ritorna al Teatro Coccia di Novara l’appuntamento con l’opera lirica, con Aida, opera in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni, che Giuseppe Verdi musicò invitato dal Kedivè d’Egitto per l’inaugurazione del Canale di Suez. Il Teatro Coccia ha proposto qualche stagione fà la bella edizione di Franco Zefirelli ed ora porta a Novara un allestimento che nasce dalla coproduzione di diversi teatri di tradizione e che ha avuto il suo battesimo alla Fortezza di Priamar nella stagione estiva 2008 del Teatro dell’Opera Giocosa di Savona. Affidato alla bacchetta del Maestro Giovanni Di Stefano ha visto la realizzazione di regia, scene e costumi di Ivan Stefanutti. E proprio la cifra interpretativa di questo regista è stata motivo di contrastati pareri di critica e di pubblico in quanto Stefanutti ha avuto una intuizione non certo consuetudinaria quella di trasportare l’azione “…Ai confini della nostra galassia, …su un potente pianeta... un consiglio di guerra perennemente riunito è pronto a dichiarare ostilità.” Ecco così che la lotta tra la civiltà Egizia e i barbari Etiopi si trasferisce in una lotta di popoli di pianeti diversi, come in fondo diciamo ogni giorno quando le nostre vedute divergono dal nostro vicino che è … su di un altro pianeta. La storia d’amore di Radames ed Aida vedrà dunque uno scenario piuttosto originale nel quale dipanarsi sino al finale che non cambia dalla tragica conclusione. Il cast artistico vedrà due grandi primedonne alternarsi nel ruolo della protagonista, Katia Pellegrino per la serata di sabato 14 - ore 20.30 e Chiara Angella per domenica 15 - ore 16.00, mentre gli altri ruoli saranno interpretati per Amneris da Tiziana Carraro, nome ben noto in città dove ha insegnato per alcuni anni tecnica vocale all’Ist.Costa, per Radames dal tenore Piero Giuliacci e per Amonasro dal baritono Giancarlo Pasquetto.

Il prossimo martedì 17 si terrà poi una serata gratuita, con la presenza di Paolo Limiti, per la presentazione della sua “Zingara guerriera”. Info 0321 620400. (m.m.).

Mario Mainino


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Pavia Teatro Fraschini.
Sul palco Ascanio Celestini e musica sinfonica.
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Questa sera, giovedì 12 ore 21, il Teatro Fraschini di Pavia ospita uno tra i migliori “affabulatori” ovvero attori che costruiscono un intero spettacolo con la loro viva narrazione: Ascanio Celestini. Una voce sola che però parla per molti, molti che sono stati protagonisti di un passato difficile o che ora vivono un oggi altrettanto difficile. La sua non è solo la figura dell’attore solo che calca il palcoscenico per narrare una storia qualunque. Ogni argomento dei suoi spettacoli arriva da una realtà a volte personale come per lo spettacolo “Scemo di guerra” che presenta questa sera al Fraschini. Quasi due ore da solo a tenere la scena ricordando una speciale giornata del 1944 nella quale la città di Roma vede la sua liberazione da parte degli americani. In un grande evento un bambino, il padre di Ascanio, lotta per una quotidiana sopravvivenza disputandosi un cipolla, e rischiando la vita per questo misero tesoro. Celestini è l’autore del testo “Storie di uno scemo di guerra” da cui è tratta la versione teatrale e che gli ha guadagnato il Premio Bagutta opera prima e il Premio Fiesole under’40. Sabato 14 - ore 21.00 - la stagione di musica sinfonica del teatro Fraschini ospita il concerto della Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Kazushi Ono con solista la violoncellista Natalia Gutman. Il programma presenta due lavori piuttosto diversi “Sinfonia concertante in mi minore per violoncello e orchestra op 125” di Sergej Prokofiev nella quale sarà solista la Gutman e la “Sinfonia n 1 in re maggiore” detta "Il Titano" per la rappresentazione della forza primordiale della natura di Gustav Mahler. (m.m.).

Mario Mainino


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Vigevano Cinema Teatro Odeon.
Il barbiere di Siviglia sul grande schermo.
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Il Cinema Teatro Odeon di Via Mons.Berruti prosegue gli appuntamenti mensili con l’opera lirica presentando il prossimo mercoledì 18 febbraio – ore 20.15 - “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini. Una formula che funziona non si cambia, ma si copia, ed infatti è di questi giorni la presentazione anche a Novara di una analoga rassegna che include come secondo titolo proprio l’Aida che ha aperto l’anno nuovo all’Odeon, proveniente dalla Scala di Milano. Sia a Novara che a Robecco sul Naviglio le scelte sono state differenti da quanto messo in programma all’Odeon, con la consulenza di Mario Mainino che introduce alla visione con note sulla trama e sulla genesi dell’opera mezzora prima dell’inizio. Robecco ha aderito in toto al circuito nazionale con un calendario molto ardito che prevede dirette da teatri europei ma anche titoli poco conosciuti; a Novara si andrà sul repertorio tradizionale compresi alcuni appuntamenti sulla danza, mentre qui a Vigevano si è voluto privilegiare i titoli più amati inserendo collegamenti in diretta ma tralasciando opere in lingua straniera e poco conosciute. Nel “barbiere di Siviglia” il furbo sensal di matrimoni Figaro riesce a condurre abilmente il gioco per far sì che il suo vecchio padrone, il Conte di Almaviva, sposi la bella Rosina. Musica molto bella quella di Rossini ed un “allestimento classico e con un buon cast di cantanti” come ci ha detto il direttore Antonino Fogliani che ha tenuto la bacchetta alla Fenice di Venezia nella stagione 2008 dove è stato ripreso. Sono già disponibili in vendita i posti per la Traviata in diretta da Liegi del 17 marzo e per La Bohème con attori dal vivo del 15 aprile, spettacolo che ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Pavia. (m.m.).

Mario Mainino


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Magenta Teatro Lirico.
Ospite d'eccezione per il concerto dedicato alla Francia.
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Il Teatro Lirico di Magenta ha vissuto una serata da teatro europeo con l’illustre presenza del Console Francese e con tanto di annunci bilingue per il concerto di sabato 7 scorso, secondo appuntamento della stagione dedicato questa volta alla Francia. Un forzato cambiamento di programma ha visto aprire la serata con tre brani dei sei che compongono il ciclo delle “Nuits d’etes” di Hector Berlioz. L’Orchestra Città di Magenta diretta dal maestro Alberto Malazzi ha accompagnato il canto del soprano Margherita Tomasi in questi raffinati brani del creatore della Sinfonia Fantastica, un ciclo di sei poemi di Théophile Gautier di cui la Tomasi ha offerto una raffinata interpretazione di Le spectre de la rose, Absence e Villanelle. A seguire la famosa Meditazione dalla Thais di Massenet con il violino solista di E. Sheshaj e la composizione di G.Faurè “ Masques et Bergamasques” che ha coinvolto anche il coro Città di Magenta. Dopo l’Enrico IV di L-Pirandello con protagonista Flavio Bucci di ieri sera domani, venerdì 13 ore 21 arriva una nuova edizione di “Al cavallino bianco” di Ralph Benatzky e Robert Stolz con la “Compagnia Italiana di Operette 2003” nella regia e coreografia di Serge Manguette. L’allestimento avrà l’orchestra dal vivo diretta da Orlando Pulin con protagonista, nel ruolo della bella Gioseffa ostessa del Cavallino, il soprano Elena D’Angelo, con il comico Umberto Scida e Armando Carini. La stessa compagnia aveva presentato lo scorso anno una bella edizione di Cin-Ci Là..

Mario Mainino


Lunedì 16/02/2009


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Pavia Teatro Fraschini.
Capolavoro del balletto romantico.
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Arriva domami sera, martedì 17 - ore 21.00, al Teatro Fraschini di Pavia il primo dei due appuntamenti con la massima espressione di un certo balletto romantico dove amore e morte si uniscono nella figura mitica della villi Giselle, giovane fanciulla morta per amore e diventata spirito errante nella notte. E' un balletto che avremo la possibilità di vedere in scena sia a Pavia che, tra breve, anche a Vigevano al Teatro Cagnoni il 26 febbraio. Domani sera per la Stagione di Danza del teatro pavese Gisella sarà presentata dal Corpo di Ballo del Maggio Fiorentino diretto da Vladimir Derevianko con la coreografia di Evgheni Polyakov ripresa da Raffaella Renzi e Giampiero Galeotti, mentre a Vigevano arriverà nella edizione del Balletto di Sofia, già più volte presente nella nostra città. Il balletto in due atti sulla musica Adolphe Charles Adam vedrà protagonisti Paola Vismara Giselle, Umberto De Luca, Albrecht, Sabrina Vitangeli Mirtha e Bruno Milo Hilarion. Biglietti a partire da 6 a 30 InfoTel. 0382/371214..

Mario Mainino


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Novara Teatro Coccia.
Paolo LImiti al Coccia.
Aspettando la Zingara Guerriera.
 

Dall’opera ottocentesca alla contemporanea, il Teatro Coccia di Novara dopo avere presentato una Aida “galattica” con due superbe protagoniste nel ruolo del titolo, i soprani Katia Pellegrino e Chiara Angella, si prepara alla rappresentazione della nuova opera di Luigi Nicolini su libretto di Paolo Limiti “La zingara guerriera”. L’opera andrà in scena venerdì 3 e domenica 5 aprile ma domani sera, martedì 17 ore 21 con ingresso libero, l’autore del libretto Paolo Limiti sarà sul palcoscenico novarese per una serata speciale di introduzione a questo nuovo lavoro. Con la presenza degli autori sarà possibile conoscere la genesi e la struttura di questa nuova opera che vedrà il debutto in forma scenica proprio a Novara in quanto l’anteprima milanese dello scorso anno era solo in forma concertistica. Sarà presente Anna Malavasi già nota per aver vinto l’ultima edizione del programma di Pippo Baudo “Serata d’onore”. L’opera sarà poi diretta da Massimiliano Caldi che ha recentemente inaugurato la nuova stagione musicale vigevanese..

Mario Mainino


Giovedì 19/02/2009


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Vigevano Teatro Cagnoni.
Ballo al Savoy, Atmosfere anni '30.
Operetta.
 

Secondo ed ultimo appuntamento con l’operetta quello di domani sera, venerdì 20 ore 20:45, al Teatro Cagnoni di Vigevano per la Stagione 2008/2009, dove la Compagnia Corrado Abbati torna, facendo un altro tutto esaurito, per presentare “Ballo al Savoy” di Paul Abraham che segue il famosissimo “Al cavallino bianco” che tanto ha esaltato il pubblico vigevanese.

Chi ha potuto seguire il primo appuntamento con “Al Cavallino bianco” con la regia di Corrado Abbati ha potuto constatate l’alto livello di una delle compagnie di operetta che ha ormai al suo attivo una lunghissima serie di allestimenti di qualità ma, chi ha già visto in altre piazze questo “Ballo al Savoy”, non ha potuto fare a meno di constatare che il livello artistico che ha raggiunto la compagine artistica della Compagnia Abbati è ancora superiore al più famoso “cavallino” con una ancora maggior bellezza proprio in questa produzione. “Quell’immagine che si vede sul programma di sala di quest’anno è l’unica cosa che non vedrete qui a Vigevano del Ballo al Savoy, il fondale del grande grammofono, è talmente grande che possiamo portalo solo nei grandi teatri come Trieste, ma per il resto non mancherà proprio nulla ..” ci diceva Corrado Abbati quando lo abbiamo salutato alla fine del Cavallino bianco. Lui stesso aveva per altro invitato il pubblico a ritornare a vedere questo “Ballo al Savoy” perché ingiustamente ci fossilizziamo sui soliti titoli di repertorio rischiando di accantonare delle opere che invece si rivelano non solo degne di attenzione ma anche ricche di pagine di grande bellezza. Sin dal suo debutto nel 1932 piacque enormemente al pubblico per quella atmosfera di suggestione che unisce la tradizione operettistica europea al jazz e al musical americano. I personaggi di Ballo al Savoy sono numerosi partendo dai due protagonisti Aristide e Maddalena, sposi novelli, la cugina della moglie Daisy Parker (che si fa chiamare Pasodoble quando lavora come compositore), uno stravagante turco Mustafà Bey e Celestino uno stralunato avvocato. Quando nel bel mezzo della festa nuziale il povero Aristide riceve l’inaspettato invito ad “una notte d´amore” da Tangolita, ballerina al Savoy inventa la scusa di andare ad incontrare il suo amico Pasodoble, che non conosce affatto e non sa che sia in realtà la cugina della moglie. Per motivi diversi tutti si ritroveranno al Savoy e Artistide flirterà con Tangolita mentre Maddalena cadrà tra le braccia di Celestino … il resto lo scopriremo domai sera.

Mario Mainino


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Vigevano Teatro Cagnoni.
E sabato torna la grande musica.
Musica classica.
 

La stagione musicale al Teatro Cagnoni di Vigevano riprende il suo calendario di appuntamenti con il concerto dell’Orchestra Milano Classica che si terrà sabato 21 alle ore 21. Il primo appuntamento ha visto il direttore principale di questa formazione milanese, Massimiliano Caldi inaugurare la collaborazione con la compagine che sarà protagonista di questa edizione. Se il primo appuntamento ha presentato un programma dedicato a F.J.Haydn ed a W.A.Mozart, due esempi di classicismo di un ‘700 oltrealpino, con prossimo avremo invece l’attenzione tutta concentrata su di una serie di autori italiani, molto importanti quanto poco conosciuti ed eseguiti, ognuno dei quali punto di riferimento per la sua epoca. A dirigere queste pagine troveremo il violinista Enrico Onofri, particolarmente impegnato nella esecuzione di pagine di repertorio classico e barocco. Il programma si aprirà nel nome di Arcangelo Corelli (1653 –1713), quello del famoso concerto per la Notte di Natale, con il suo “Concerto grosso in re maggiore Op. 6 N.1”. Di Antonio Vivaldi (1678 –1741) saranno eseguiti il “Concerto in re maggiore per archi Rv121” e la “Sinfonia in sol maggiore per archi e basso continuo Rv 149”. Poi una curiosa “citazione” quella di Francesco Geminiani (1687 – 1762) con il “Concerto grosso n. 12 La Follia (ripreso da Corelli) e di Giovan Battista Sammartini (1701 – 1775) la “Sinfonia in la maggiore per archi e b. c.”.
Ricordiamo che quest’anno l’Assessorato alla Cultura ha promosso l’iniziativa di un biglietto particolarmente vantaggioso a 5E per over 60 .

Mario Mainino


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Magenta Teatro Lirico.
Se la serva si fa padrona.
Opera Lirica.
 

Il Teatro Lirico di Magenta ritorna a dedicare attenzione all’opera lirica mettendo in scena domani sera, venerdì 20 ore 21, una operina del '700 che scatenò al suo apparire una querelle internazionale “La serva padrona” di G.B.Pergolesi. Storia di una servetta che riesce a conquistare con uno stratagemma l’amore del padrone, fu un piccolo intermezzo di una grande opera seria, ma, quando arrivò a Parigi, presentata dalle compagnie viaggianti suscitò tanto interesse da spingere illustri musicisti dell’epoca a riconsiderare tutto il loro modo di fare musica.
Il maestro Andrea Raffanini concerterà questa edizione con l’Ensemble Città di Magenta. Protagonista il baritono Davide Rocca, che ha più volte affrontato questo ruolo, accanto alla deliziosa Serpina interpretata da un giovane talento, il soprano Elisa Maffi che ha debuttato lo scorso ottobre come Musetta in Bohème, ottenendo un lusinghiero successo personale e sarà a Vigevano il 15 aprile per riprendere questo ruolo nella Bohème al Cinemateatro Odeon.

Mario Mainino



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Novara Teatro Coccia.
Dopo l'Aida "galattica" si ride con Marina Massironi.
Lirica e Prosa.
 

Lirica
Non è bastata l’idea “galattica” a proiettare alle stelle l’Aida di Giuseppe Verdi che è andata in scena, sabato e domenica scorsa al Teatro Coccia di Novara. “Ospitando una produzione del genere abbiamo potuto avere un ottimo cast” ci dice il direttore artistico Carlo Pesta ed invero l’aspetto puramente musicale di questo allestimento è sicuramente la parte vincente mentre invece le preannunciate sorprese della idea registica di Ivan Stefanutti, hanno fatto più sorridere che colpire o entusiasmare.
Non bastano un po’ di rughe sulla fronte di Aida ed Amonarso od un paio di comparse con proboscide e schiena cornuta a fare di una regia un capolavoro ne a trasmettere la benché minima emozione. Anzi sono state forse un inutile fardello sulla musica di G.Verdi e una pallidissima realizzazione di quanto era espresso nelle note di regia.
Katia Pellegrino e Chiara Angella hanno dominato il personaggio di Aida, ciascuna con le proprie peculiarità, più sognante e lirica la Pellegrino, più drammatica e grintosa la Angella. Gli altri interpreti sono rimasti invariati nelle due recite e sono stati Enrico Giuseppe Iori splendido Ramfis, Giancarlo Pasquetto un Amonasro dalla bella dizione, e Piero Giuliacci che ha ben controllato le difficoltà del ruolo di Radames salvo una presenza scenica piuttosto statica.
Tiziana Carraro ha dovuto trasformarsi in una mangiatrice di uomini per il ruolo di Amneris così come è stato pensato dal regista.
L’orchestra era la Filarmonia Veneta diretta da Giovanni Di Stefano che ha condotto l’opera con molta placidità salvo impennate nei grandiosi finali d’atto.

Prosa
Dopo l’opera lirica ritorna il teatro con due appuntamenti, uno per questa sera con una pièce comica del Nobel Dario Fo “Sotto paga, non si paga” che viene ripresa da Marina Massironi e Antonio Catania e che tratta un tema molto attuale: una rivolta sociale dei consumatori che si ribellano alla assurda impennata dei prezzi. Cosa con la quale ci confrontiamo ogni giorno e che nella realtà non ci fa sorridere affatto. Poi sabato 21 ore 21 e domenica 22 ore 16 arriva a Novara la versione di Alessandro Gasmann di “Dodici uomini arrabbiati” dramma giudiziario ambientato in tribunale dove una giuria deve deliberare su di una condanna a morte. Uno solo dei giurati si pone il dubbio sulla giustizia di questa pena e riesce con un agguerrito dibattito a suscitare il germe del dubbio e convincere tutti a sospendere la pena capitale visto che la colpevolezza non è dimostrabile “al di là di ogni ragionevole dubbio”.

Mario Mainino


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Pavia Teatro Fraschini.
I Solisti in concerto.
Musica sinfonica.
 

Sette anni sono già passati dalla nascita del complesso strumentale “I Solisti di Pavia” che si costituì ufficialmente il 9 dicembre 2001. Dopo avere presentato una serie di concerti negli ultimi mesi dello scorso anno nella Basilica di san Pietro con lunedì 23 - ore 21.00 – ritornano ad esibirsi al Teatro Fraschini con un concerto diretto da maestro Enrico Dindo. In questi anni il gruppo musicale ha realizzato cicli di concerti nelle chiese cittadine, concerti nel Teatro di residenza, ma anche prestigiose tournée all’estero come a Malta nel luglio 2008. Il programma di lunedì comprende di Felix Mendelssohn la Sinfonia per archi n.2, di Franz Joseph Haydn il Concerto per violoncello in do maggiore (Enrico Dindo, violoncello) e di Piotr Iliic Čajkovskij la Serenata per archi e il cantabile. Info Tel. 0382/371214.

Mario Mainino


Lunedì 23/02/2009


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Vigevano Teatro Cagnoni.
Con Ballo al Savoy le emozioni tipiche del grande musical.
Tutto esaurito per l'esuberante operetta.
 

Venerdì 20 è andato in scena al Teatro Cagnoni “Ballo al Savoy” di Paul Abraham, secondo ed ultimo appuntamento della stagione con l’operetta, spettacolo che ritroveremo al Teatro Fraschini di Pavia il prossimo sabato 28. Sullo sfondo di due grandi scenografie giocate sul bianco e nero, come gli abiti che toccano il rosso solo con le “infuocate” apparizioni della travolgente Tangolita, si svolge una trama forse tra le più esili. Il Marchese Aristide (Carlo Monopoli) torna da una viaggetto di nozze di “soli dodici mesi” con la bella Maddalena (Raffaella Montini), ma la sera stessa inventa una scusa per pagare un vecchio debito “una notte d’amore” che la sua precedente fiamma, la danzatrice Tangolita (Francesca Dulio) che lo ha scritto sull’assegno con il quale aveva cercato invano di liquidarla. Dalla villa a Nizza ci si sposta al Savoy dove avverrà il “saldo del debito” ma dove anche la moglie si vendicherà flirtando con uno squinternato avvocato. In questa storia Corrado Abbati, regista e adattatore di questa ripresa, si ritaglia il personaggio, apparentemente di margine, del maggiordomo Arcibaldo, ma bastano pochi gesti ed ecco su di lui tutta l’attenzione del pubblico per il suo amato beniamino. E per la prima volta debutta anche in “travesti” come imponente ed “affascinante Lola”, tanto da fare invidia alla Tootsie di Dustin Hoffman. Ogni membro del cast ha raccolto come sempre la sua buona dose di applausi da Antonella Degasperi (Pasodoble) a Fabrizio Macciantelli (Mustafà Bey) a Mattia Lanteri (Renè) che si rivela sempre più completo dalla recitazione al canto, alla danza. Ma per la seconda volta qualcuno ha colto un alto indice di gradimento già dal suo primo apparire in scena, il giovane Andrea Roccella (Celestino avvocato “imbranato”) che sta seguendo molto bene le orme del suo capocomico. Saluti finali come sempre “al pubblico migliore” e assaggio da My Fair Lady, titolo della prossima stagione..

Mario Mainino


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Vigevano Teatro Cagnoni
Classica con gli archi in piedi.
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Una formazione di soli dodici archi più il cembalo quella che Milano Classica ha portato al Teatro Cagnoni, sabato 21, per il secondo appuntamento della stagione musicale vigevanese organizzata dalla Fondazione Cultura in collaborazione con la compagine milanese. Primo particolare di questa esecuzione la posizione degli archi “piccoli” suonati in piedi e non seduti come siamo abituati normalmente, ma per chi frequenta le sale più assiduamente non è certo una novità. La posizione eretta consente una diversa tenuta dell’arco e permette di ottenere sia la grinta di certi passaggi allegri e ritmici sia sonorità estremamente rarefatte come ci ha proposto il maestro Enrico Onofri dirigendo pagine dei grandi autori del periodo barocco; dalle Sinfonie di A.Vivaldi, ai Concerti grossi di A.Corelli e e di F.Geminiani. Tra gli italiani è spuntato anche un brillante G.F.Haendel che in fondo nel nostro paese passò molti anni della sua vita. Nella formazione abbiamo ritrovato al primo violino il direttore Marco Bianchi ed alla viola il direttore Carlo De Martini. (m.mainino).

Mario Mainino


Giovedì 26/02/2009


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Vigevano Teatro Cagnoni.
Romantico Giselle.
La favola senza tempo e senza confini arriva al Cagnoni con l'allestimento del Balletto Rostov..
 

Il Teatro Cagnoni presenta questa sera, giovedì 26 ore 21, il secondo appuntamento inserito nella stagione in corso per il filone dedicato alla danza che ha tanto riscontro nel pubblico vigevanese e non solo. Dopo la danza folcloristica del primo appuntamento con la danzatrice flamenca Mecedes Ruiz, che ci ha regalato una serata densa di emozioni, tocca ora al grande balletto romantico con “Giselle” di Adolph Adam.

La stagione in corso vede quasi un gemellaggio dal il teatro vigevanese e quello di Pavia in modo particolare per quanto riguarda la danza classica, infatti il balletto che vedremo questa sera è da poco andato in scena al Teatro Fraschini con i complessi di Maggio Danza. Qui sarà il Balletto Nazionale Bulgaro di Sofia a presentare questo capolavoro, una compagnia che è stata ospite in decine di paesi in tutto il mondo ed è riconosciuto sia dal pubblico che dalla critica come uno dei complessi più prestigiosi depositari della grande tradizione classica. Rivedere Giselle di A.Adam è sempre come una ventata di aria fresca. Il balletto creato sulle musiche del compositore francese si suddivide in due atti ben distinti. Il primo “terreno” con l’ambientazione in un villaggio di contadini e la descrizione dell’incontro ed innamoramento della fanciulla Giselle per un misterioso quanto bellissimo giovane: Albrecht. Invano un suo compagno Hilarion, di lei innamorato, cercherà di metterla in guardia, Giselle cede all’amore del giovane ma il suo sogno è destinato ad un triste risveglio quando scoprirà che si tratta di un nobile promesso sposo alla dama che è giunta in visita al villaggio. Sofferente di cuore danzerà sino a cadere morta dal dolore. Se la prima parte è piena di brio con le varie danze brillanti, nella seconda scompare il corpo di ballo maschile per lasciare soli i due protagonisti e Giselle in compagnia delle Villi, fanciulle morte per amore, e della loro Regina per un atto tutto bianco e notturno dove le fanciulle spirito si vorranno vendicare facendo morire Albrecht, venuto a visitare la tomba di Giselle. Ma lei lo salverà.

Mario Mainino


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Cinema Teatro Odeon.
Esplosione di pubblico per Barbiere.
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Tanto per usare una frase che troviamo nel libretto del Barbiere di Siviglia l’affluenza al Cinema Teatro Odeon di via Berruti è stata una vera “esplosione” tanti sono stati gli spettatori che hanno seguito con vero divertimento la trasmissione satellitare che è arrivata mercoledì 18 scorso. L’appuntamento fa parte della rassegna “Opera sul grande schermo” organizzata dalla Parrocchia della Immacolata con la Ass.Culturale La Barriera che è arrivata al suo quinto appuntamento. Quasi trecento presenze hanno dato la palma del vincitore assoluto tra i vari titoli proposti a quel Barbiere che tanto Beethoven invidiava a G.Rossini “avrei voluto averlo scritto io” gli disse quando il nostro compositore italiano andò a trovarlo. Ed in effetti quando l’allestimento è così ben fatto come quello che è arrivato dalla Fenice di Venezia l’opera è una perfetta macchina teatrale che non può fare a meno di coinvolgere e divertire il pubblico. Ora aspettiamo il prossimo appuntamento che sarà nientemeno con Traviata di G.Verdi in arrivo il giorno 17 marzo alle ore 19.45 precise visto che si tratterà di un collegamento in diretta con il teatro di Liegi. A seguire in aprile, mercoledì 15 l’atteso debutto di Bohème di G.Puccini questa volta con cantanti in carne ed ossa, ottimi professionisti che arrivano dalla Fenice di Venezia, da Firenze e da Nizza per una versione per canto e pianoforte che ha avuto una grandissimo successo al Lirico di Magenta. L’iniziativa ha avuto il patrocinio della Provincia di Pavia e vedrà il coinvolgimento della Ass.Donne Pavesi in favore della Ass.Mauro Emolo..

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Magenta Teatro Lirico.
Prosegue la stagione di prosa.
Flavio Bucci sarà Enrico IV.
 

Il Teatro Lirico di Magenta, dopo avere presentato nella sua stagione di prosa in corso un appuntamento con la nuova commedia musicale di Gianluca Guidi ed un capolavoro della drammaturgia del ‘900 italiano come l’Enrico IV con F.Bucci propone martedì 3 marzo ore 21 al suo pubblico un originale appuntamento con “I 39 scalini” di J.Buchan. Questo lavoro è la versione teatrale di un famoso triller portato sullo schermo dal mago del brivido Alfred Hitchcock nel lontano 1935. Film in bianco e nero che narra la storia di uno strano personaggio che tiene degli show dove viene messa in mostra la sua straordinaria memoria, un hard disk umano capace di ritenere numerose informazioni compresi importanti segreti. Maria Aitken ha curato la regia di questa traduzione italiana interpretata da Nini Salerno, Roberto Ciufoli, Babara Terrinoni con la partecipazione di Manuel Casella. Quattro attori che sosterranno tutte le numerose parti della intricata trama..

Mario Mainino


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Magenta Opedale.
Il Baroque Ensemble ritorna portando Pavarotti.
Con la partecipazione di Marco Clerici.
 

Tocca al Baroque Ensemble di Vigevano animare questa serata, giovedì 26 ore 20:45, con il concerto che offrirà ai degenti, ospiti e visitatori dell’Ospedale Fornaroli di Magenta. L’appuntamento si inserisce in una serie di momenti musicali e teatrali che rappresenta un momento del progetto IRIS Ospedale aperto che vede unite le strutture ospedaliere di Legnano, Cuggiono e Magenta per rendere più lieve il periodo di degenza a quanti vi sono forzatamente costretti. Tra le varie proposte si inseriscono artisti del Teatro alla Scala, della Scuola di Musica di Milano, formazioni corali e bandistiche e questa sera anche il complesso vigevanese Baroque Ensemble che è stato inviato a tornare dopo il successo dello scorso anno. Sarà l’occasione per riascoltare un programma di canzoni tratte dal repertorio di Luciano Pavarotti “Mamma .. non ti scordar di me” dalla voce del tenore Marco Clerici che ha già presentato questo concerto lo scorso settembre nella nostra città. Ingresso libero..

Mario Mainino


l'informatore Week End

numero di Febbraio 2009



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